Gallerie fotografiche dei Soci - Aldo Vitale
Un tour fotografico nelle meraviglie del cosmo attraverso le foto di Aldo Vitale del Gruppo Astrofili Catanesi
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Gac
1/23/202523 min read
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La nebulosa oscura LDN 1235 si trova nella ricca costellazione di Cefeo che nelle sere di fine estate si trova esattamente perpendicolare al di sopra della stella Polare. La sua forma ricorda il profilo di uno squalo, rendendola uno degli oggetti più straordinari e curiosi di questa parte di cielo. Si pensa, che le due nebulose a riflessione vdB 149 e Vdb 150, facciano parte dello stesso oggetto, anche se studi recenti sulla velocità radiale indichino che vdB 149 si troverebbe nella sua direzione solo per un effetto prospettico. Le nebulose oscure sono oggetti molto difficili da individuare, a causa sia della loro bassa temperatura, sia della loro composizione responsabile dell'assorbimento della luce. Le nubi oscure, quindi si possono osservare se oscurano parte di una nebulosa a emissione, o nebulosa a riflessione, come nel caso di vdB 149 e vdB 150 o se bloccano la luce delle stelle di fondo. In considerazione della bassissima luminosità superficiale di oggetti simili sarebbero necessarie almeno 21-24 ore di posa totale, ma a causa di problemi tecnici e nuvole ho potuto raccogliere segnale soltanto per poco più di 14 ore.
LDN 1235 – Dark Shark Nebula
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: 21-23 agosto 2020 ORA: 21:15 – 05:15 LOCALITA’: Nebrodi – Portella Femmina Morta - 1500 m. s.l.m.
TEMPERATURA: 16° UMIDITA’: 70 % SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 21.50 Mag. BORTLE CLASS: 1
COSTELLAZIONE: Cefeo OGGETTO: LDN 1235 TIPO: Nebulosa planetaria COORDINATE: A.R.: 22h 04m 36s ; DEC.: 73°13′ 65″ MAGNITUDINE VISUALE: 8.30
DIMENSIONI ANGOLARI: 6’ x 6’ DISTANZA: 1020 a.l. OBIETTIVO: Skywatcher Evostar 72 Ed; D= 72 mm; F= 420 mm; f/5.8 MONTATURA: Skywatcher EQM-35
CAMERA DI RIPRESA: QHY CCD 294 C OBIETTIVO GUIDA: Skywatcher Evoguide 50; D= 50 mm; F=242 mm; f/4.8 CAMERA DI GUIDA: QHY CCD 5P II C GAIN: 0; OFFSET: 0; T: -10°
TEMPO DI POSA: 174 x 300 s (Tot. 14 h 30 m) LIGHT: 174 FLAT: 102 DARK: 15 BIAS: 50 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight + Photoshop C6
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NGC 6946 - piccola, ma luminosa galassia con bracci a spirale nella costellazione del Cefeo, quasi al confine con la costellazione del Cigno, nota come “Galassia Fireworks” a causa delle numerose supernovae in essa osservate negli ultimi decenni. Possiede circa 35 miliardi di masse solari e ha un diametro reale di “appena” 58.000 anni luce, cioè circa la metà della nostra Via Lattea. Visibile già con telescopi di 100 mm di diametro e focali di almeno mezzo metro, svela i suoi bracci con strumenti di almeno il doppio di apertura e di lunghezza focale, purché sempre sotto cieli bui e limpidi. L’ultima esplosione di supernova è stata registrata del 2017, allorquando la supernova Sn 2017eaw, di magnitudine 14 e dal tipico colore rossastro è esplosa nel mese di maggio redendosi visibile per alcune settimane prima di affiocarsi e spegnersi definitivamente. In alto a sinistra si vede la piccola galassia a spirale denominata 2MASX J20324060+6000181 con una magnitudine di 12.1 che si trova ad una distanza di 324 milioni di anni luce.
ORA: 21:30 – 04:30 LOCALITA’: Nebrodi – Contrada Zarbata 1100 m. s.l.m. TEMPERATURA: 14° UMIDITA’: 65%
SEEING: 3 TRASPARENZA: 4 EST. SKY QUALITY: 18.92 Mag. BORTLE CLASS: 3
COSTELLAZIONE: Cefeo OGGETTO: NGC 6946 TIPO: Galassia spirale COORDINATE: A.R.: 20h 345m 20s; DEC.: +60° 13′ 56″ MAGNITUDINE VISUALE: 9,60
DIMENSIONI ANGOLARI: 11′ x 9′ DISTANZA: 7,8 milioni di a. l. OBIETTIVO: Tecnosky RC8; D = 203 mm; F = 1088 mm; f/5.3 MONTATURA: Skywatcher EQ6-R
CAMERA DI RIPRESA: QHY CCD 294 C FILTRI: Optolong UV-IR Cut OBIETTIVO GUIDA: Skywatcher Evoguide ED; D = 52 mm; F = 242 mm
CAMERA DI GUIDA: QHY 5P-IIC GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -15° TEMPO DI POSA: 71 x 600 s (Tot. 11 h 50 m) LIGHT: 71 FLAT: 15 DARK: 75 BIAS: 100
SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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B 150 – Seahorse Nebula Si tratta di una delle più affascinanti nebulose oscure del cielo estivo. Situata in quell’immenso scrigno del cielo che è la costellazione del Cefeo, B150 è la nebulosa oscura cosiddetta “Cavalluccio Marino” per via della sua caratteristica forma. Distante circa 1.435 anni luce dalla terra è, come tutte le nebulose oscure, una enorme massa di gas e polveri inerti che per via del loro spessore oscurano la luce delle stelle – spesso giovani – retrostanti. Le nebulose oscure non emettono luce e, infatti, sono tra gli oggetti più freddi dell’universo, con temperature interne quasi superiori ai 10 gradi K (cioè -263° Celsius) e sono composte principalmente da idrogeno molecolare ed elio. Da un punto di vista scientifico, l'interesse principale per le nubi molecolari è legato ai processi di formazione stellare. La formazione di stelle, infatti, avviene nelle regioni più dense e fredde delle nubi molecolari: l'alta densità del gas, unita alla pressione degli strati più esterni della nube ed alle basse temperature, crea le condizioni per forme quella instabilità gravitazionale da cui poi si generano i nuovi astri che colorano il cielo e il campo inquadrato nello scatto.
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”)
DATA: sabato 15 luglio 2023 ORA: 22:00 – 04:15 LOCALITA’: Etna – Piano Vetore – 1.750 m. s.l.m. TEMPERATURA: 21° UMIDITA’: 11%
SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 20.50 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Cefeo OGGETTO: B 150 TIPO: Nebulosa oscura
COORDINATE: A.R.: 20h 51m 36s ; DEC.: 58°09′ 01″ MAGNITUDINE VISUALE: n.d. DIMENSIONI ANGOLARI: 1° x 1° DISTANZA: 1.435 a.l.
OBIETTIVO: Skywatcher Evostar 72ED; D = 72 mm; F = 420 mm; f/5.6 MONTATURA: Skywatcher EQM-35 CAMERA DI RIPRESA: QHY CCD 294 C
FILTRI: Optolong L-Pro 2″ OBIETTIVO GUIDA: QHY CCD Miniguide; D = 30 mm; F = 130 mm CAMERA DI GUIDA: QHY CCD 5P II C GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -15°
TEMPO DI POSA: 30 x 600 s (Tot. 5 h) LIGHT: 30 FLAT: 15 DARK: 74 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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IC 405 (sulla destra) è una vasta nebulosa ad emissione posta nella costellazione dell’Auriga. IC 405 brilla a causa della radiazione ricevuta da AE Aurigae, che ionizza i suoi gas e le conferisce un tipico colore rosso. IC 405 appare connessa con altri sistemi di nebulosità, in particolare con IC 410 (sulla sinistra al centro), visibile un grado a sudest. Quest’ultimo complesso nebulare è noto come Nebulosa Girino a causa dei suoi filamenti nordorientali. Ad esso è legato l'ammasso aperto NGC 1893, formato da giovani stelle massicce piuttosto disperse. Il sistema nebuloso di IC 410 è stato analizzato in diversi studi a causa della sua struttura che rappresenta un buon esempio di attiva regione di formazione stellare. Al suo centro presenta una sorta di cavità in cui si trova il suddetto ammasso NGC 1893, le cui stelle sono responsabili della ionizzazione dei suoi gas rendendo visibile l’intero complesso nebulare. L’ammasso NGC 1893 a sua volta è composto da numerose giovani stelle, per lo più oscurate da alcune dense nubi molecolari; le cinque stelle dominanti sono di classe spettrale O, due delle quali, HD 242908 e LS V +33°16, sono di classe O5V e hanno un'età inferiore ai tre milioni di anni. In totale sono state individuate una cinquantina di giovani stelle. In alto a sinistra si trova invece IC 417 Nebulosa ragno i cui gas sono eccitati dalla radiazione dei due principali corpi stellari nella sua prossimità. All’estrema sinistra del vasto complesso nebulare si trova la piccola nebulosa NGC 1931 mentre in alto a sinistra si affaccia una parte dell’ammasso aperto M 38 composto da stelle molto giovani dal tipico colore azzurro, il tutto come indicato dalla allegata riduzione astrometrica.
IC 405 Nebulosa Flaming Star e IC 410 Nebulosa Girini
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: sabato 18 novembre 2023 ORA: 19:00 – 02:15
LOCALITA’: Etna – Contrada Dagala – 800 m. s.l.m. TEMPERATURA: 14° UMIDITA’: 60% SEEING: 4 TRASPARENZA: 5
EST. SKY QUALITY: 20.50 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Auriga OGGETTO: IC 405 + IC 410 TIPO: Nebulose ad emissione
COORDINATE: A.R.: 5h 21m 30s; DEC.: 33°54′19″ MAGNITUDINE VISUALE: 6 DIMENSIONI ANGOLARI: 50′ x 30′ DISTANZA: 1.500 a.l.
OBIETTIVO: Askar ACL; D = 82 mm; F = 200 mm; f/4 MONTATURA: Star Adventurer GTI CAMERA DI RIPRESA: Canon 2000D Super Uv-Ir Cut FILTRI: Svbony CLS
OBIETTIVO GUIDA: Orion Multifinder; D = 70 mm; F = 280 mm CAMERA DI GUIDA: Synguider II ISO: 800 TEMPO DI POSA: 72 x 300 s (Tot. 6 h) LIGHT: 48 FLAT: 21 DARK: 3 BIAS: //
SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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IC 2177 – Nebulosa gabbiano Individuabile a sud-est a circa 9° da Sirio – la stella più luminosa del cielo invernale – è una delle più particolari nebulose ad emissione della volta celeste proprio a causa della sua morfologia che ricorda quella del volo di un gabbiano con le ali spiegate.
La nebulosa è una vasta regione di idrogeno ionizzato in cui albergano numerosi ammassi aperti e migliaia di giovani stelle da pochi milioni di anni di età e di intenso colore bianco-azzurro.
Al centro – verso il basso – si nota una stella più luminosa circondata da un flebile, ma visibile arco di luce – il cosiddetto “bow shock” – che per gli astronomi è gas compresso dall’onda d’urto di una remota supernova, cioè l’esplosione di una vecchia stella, che in quella zona ha causato questo raro, ma intenso fenomeno ancora visibile.
La ripresa è stata effettuata tramite un apposito filtro che consente di evidenziare le frequenze dell’idrogeno ionizzato (zone dal colore rosso) e dell’ossigeno (zone dal colore più viola-azzurro), anche per combattere l’intenso inquinamento luminoso che affligge zone così meridionali della volta celeste.
IC 2177 – Nebulosa gabbiano
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: sabato 3 febbraio 2024 ORA: 19:30 – 02:30 LOCALITA’: Etna – Contrada Dagala (CT) 1.000 m. s.l.m.
TEMPERATURA: 2° UMIDITA’: 75% SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 20.20 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Unicorno OGGETTO: IC 2177
TIPO: Nebulose ad emissione COORDINATE: A.R.: 7h 05m 34s; DEC.: -10° 29′ 45″ MAGNITUDINE VISUALE: 6.97 DIMENSIONI ANGOLARI: 2° x 2° DISTANZA: 3.260 a.l.
OBIETTIVO: Askar ACL; D= 72 mm; F= 200 mm; f/4 MONTATURA: Skywatcher Star Adventurer GTI CAMERA DI RIPRESA: Canon 2000D Super UV-IR Cut + Optolong L-Extreme 2″
OBIETTIVO GUIDA: Orion Multifinder; D= 70 mm; F= 280 mm; CAMERA DI GUIDA: Skywatcher Synguider II ISO: 800 TEMPO DI POSA: 60 x 300 s ( Tot: 5 h ) LIGHT: 60 FLAT: 21
DARK: 15 BIAS: // SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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M 51: si tratta di uno dei più caratteristici oggetti del cielo primaverile: la galassia “vortice” scoperta da Charles Messier, nella tersa notte del 13 ottobre 1773, il quale la inserì al n. 51 del suo catalogo. La Galassia Vortice è uno degli oggetti più brillanti della volta celeste tanto da poter essere osservata anche con un semplice binocolo 10x50 dentro cui si mostra, in condizioni di limpidezza favorevole, come una soffice macchia chiara ovaleggiante; un telescopio amatoriale di piccole dimensioni è sufficiente sia per localizzare la compagna minore, sia per individuare l'alone esteso della galassia principale. Un telescopio da almeno 150 mm di apertura è sufficiente per poter osservare la sua tipica struttura a spirale. La Galassia Vortice è legata, attraverso un ponte di materia composto da gas, stelle e polveri, alla più piccola compagna NGC 5195, trovandosi entrambe racchiuse in un più vasto involucro gassoso visibile nella foto come la tenue corona lattescente che le circonda. Le due galassie sono interagenti, cioè legate da relazioni gravitazionali, e la più piccola sarebbe stata fagocitata in passato dalla maggiore attraversandone la parte centrale e fuoriuscendone, infine, per distanziarsi fino ad assumere l’attuale posizione e conformazione. La “violenta” e titanica interazione fra le due galassie non è stata indolore, avendo comportato, infatti, un notevole incremento della creazione di stelle nella più piccola NGC 5195, secondo le ipotesi degli astronomi, a causa della sottrazione di ingenti quantità di gas e polveri alla galassia principale, rifornendosi così di “carburante” per la formazione di nuovi giovani astri. M51 è una tipica galassia a spirale e la sua spirale è una spirale logaritmica, cioè, come notato da Cartesio, caratterizzata dal fatto che le distanze tra i suoi bracci non sono costanti, ma aumentano secondo una progressione geometrica. Ha un diametro di circa 100.000 anni luce lungo l’asse maggiore e circa 50.000 anni luce lungo l’asse minore.
M 51
Galassia vortice AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: sabato 27 aprile 2024 ORA: 20:30 – 04:50 LOCALITA’: Contrada Dagala – Etna – 1.000 m
TEMPERATURA: 10,8° UMIDITA’: 44% SEEING: 5 TRASPARENZA: 3 EST. SKY QUALITY: 20.20 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Cani da caccia OGGETTO: M 51 TIPO: Galassia a spirale
COORDINATE: A.R.: 13h 30m 55s; DEC.: +47°04′04″ MAGNITUDINE VISUALE: 8.1 DIMENSIONI ANGOLARI: 11′ x 8′ DISTANZA: 31 milioni a.l.
OBIETTIVO: Tecnosky RC 8; D = 203 mm; F = 1088 mm; f/5.3 MONTATURA: Skywatcher EQ6-R CAMERA DI RIPRESA: QHY 294C FILTRI: Optolong UV-IR Cut 2”
OBIETTIVO GUIDA: Skywatcher Evoguide ED; D = 52 mm; F = 242 mm; f/4.6 CAMERA DI GUIDA: Qhy 5P-IIC GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -15° TEMPO DI POSA: 12 x 600 s (Tot: 2 h)
LIGHT: 12 FLAT: 21 DARK: 100 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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M 101: si tratta di una delle galassie più angolarmente estese del cielo boreale. Dalla bassa luminosità superficiale comincia ad essere visibile soltanto dopo alcune ore di posa con almeno 300 mm di lunghezza focale. Scoperta da Charles Messier nel 1871, si presenta completamente “di faccia” rispetto all’osservatore terrestre mostrando gli avvolgimenti dei suoi bracci di spirale. Ospite di numerose supernove, di cui l’ultima la SN 2023ixf, di tipo II, scoperta il 19 maggio 2023 che ha raggiunto la magnitudine 10,8 e che adesso si aggira intorno alla magnitudine 18. Nello scatto sono visibili anche le numerose nebulose ad emissione, dal tipico colore rosso, che costellano i suoi bracci e all’interno delle quali si trovano numerose zone di formazione stellare. La sua forma visibilmente asimmetrica, con uno dei bracci maggiormente aperto ed elongato in direzione nord (verso l’alto), si ritiene sia dovuta all’interazione non troppo remota con un’altra galassia che ne ha influenzato la morfologia a causa delle intense forze mareali della forza di gravità che si sono attivate nel ravvicinato passaggio tra le due gigantesche città stellari. Ha un diametro reale di circa 170.000 anni luce – rendendosi molto simile alla Via Lattea per dimensioni – ed è già osservabile con piccoli telescopi rifrattori di almeno 80-100 mm di diametro, purché da cieli estremamente limpidi e bui. In alto – come segnalato dalla allegata riduzione astrometrica – si trova la piccola galassia nana irregolare NGC 5477 di magnitudine 14,1 distante circa 20 milioni di anni luce dalla Terra. In basso, alla destra della stella più luminosa, la piccola galassia MCG+09-23-025 di magnitudine 15.
M 101
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: venerdì 7 e sabato 8 giugno 2024 ORA: 22:00 – 02:30 LOCALITA’: Contrada O Taiti - Maniace (CT) 880 m. s.l.m.
TEMPERATURA: 15° UMIDITA’: 48% SEEING: 4 TRASPARENZA: 4 EST. SKY QUALITY: 21.00 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Orsa maggiore
OGGETTO: M 101 TIPO: Galassia spirale COORDINATE: A.R.: 14h 03m 12s; DEC.: +54°20′55″ MAGNITUDINE VISUALE: 8.3 DIMENSIONI ANGOLARI: 29′ x 27′ DISTANZA: 19 milioni a.l.
OBIETTIVO: TS RC 8 Carbon; D = 203 mm; F = 1088 mm; f/5.3MONTATURA: Skywatcher EQ6-R CAMERA DI RIPRESA: QHY 294C FILTRI: Optolong UV-IR Cut 2″
OBIETTIVO GUIDA: Skywatcher Evoguide; D = 52 mm; F = 242 mm; f/4.6 CAMERA DI GUIDA: Qhy 5P-IIC GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -10° TEMPO DI POSA: 38 x 600 s (Tot: 6 h 20 m)
LIGHT: 38 x 600 s FLAT: 21 DARK: 100 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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NGC 281 – Nebulosa Pacman: visibile nella costellazione di Cassiopea; circonda l'ammasso aperto IC 1590, chiamata Pacman ricordando la sua forma il famoso personaggio del celebre videogioco. Si individua 1,5 gradi ad est della stella α Cassiopeiae; occorrono strumenti di un certo diametro per poterla individuare visualmente, sebbene il suo centro è illuminato da una stella doppia di ottava magnitudine. La nebulosa appare solcata da una ampia e netta venatura oscura, che la attraversa in senso est-ovest; perpendicolare a questa se ne individua un'altra, rivolta verso sud: viene così a formarsi una "T" che caratterizza l’intero oggetto. Fotografabile già con teleobiettivi di appena 135mm di lunghezza focale, comincia a svelare i suoi dettagli con almeno 400-500mm di lunghezza focale e almeno 3-4 ore di posa da cieli limpidi e scuri. Le riprese sono state effettuate con filtri cosiddetti “a banda stretta” i quali consentono il passaggio soltanto di alcune lunghezze d’onda della radiazione luminosa per esaltare la morfologia dell’oggetto; i colori sono stati ottenuti tramite la cosiddetta "Hubble palette" dalle tipiche sfumature oro-azzurre che donano un maggior senso di profondità, cioè utilizzando la combinazione di colori – in dipendenza delle componenti chimiche evidenziate dalla foto, cioè idrogeno e zolfo per le sfumature giallo-rosse e ossigeno per quelle blu – che viene solitamente adoperata dalla NASA per l’elaborazione delle immagini del telescopio spaziale Hubble.
NGC 281 – Nebulosa Pacman in Hubble Palette SHO
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: sabato 26 agosto 2023 ORA: 21:30 – 04:30 LOCALITA’: Etna – Piano Vetore (CT) 1.750 m. s.l.m.t
TEMPERATURA: 21° UMIDITA’: 38% SEEING: 5 TRASPARENZA: 4 EST. SKY QUALITY: 18.92 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Cassiopea OGGETTO: NGC 281
TIPO: Nebulosa ad emissione COORDINATE: A.R.: 0h 53m 48s; DEC.: 56°41′ 41″ MAGNITUDINE VISUALE: 7.4 DIMENSIONI ANGOLARI: 25′ x 30′ DISTANZA: 5.545 a.l.
OBIETTIVO: Skywatcher Evostar 80ED; D = 80 mm; F = 600 mm; f/7.1 MONTATURA: Skywatcher EQM-35 CAMERA DI RIPRESA: QHY 294 MM + Optolong Hα 7nm – OIII 6.5nm – SII 6.5
OBIETTIVO GUIDA: QHY Miniguide; D= 30 mm; F= 130 mm; CAMERA DI GUIDA: ASI 120 mc GAIN: 1600; OFS: 0; T= -10° TEMPO DI POSA: 25 x 600 s (Tot: 4 h 10 m)
LIGHT: 11 x 600” Hα; 11 x 600” SII; 3 x 600” OIII LIGHT: 25 FLAT: 15 DARK: 100 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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IC 405 (sulla destra) è una vasta ad emissione posta nella costellazione dell’Auriga. IC 405 brilla a causa della radiazione ricevuta da AE Aurigae (la stella più luminosa quasi al centro del campo), che ionizza i suoi gas e le conferisce un tipico colore rosso.
IC 405 appare connessa con altri sistemi di nebulosità, in particolare con IC 410 (sulla sinistra al centro), visibile un grado a sudest. Quest’ultimo complesso nebulare è noto come Nebulosa Girino a causa dei suoi filamenti nordorientali. Ad esso è legato l'ammasso aperto NGC 1893, formato da giovani stelle massicce piuttosto disperse. Il sistema nebuloso di IC 410 è stato analizzato in diversi studi a causa della sua struttura, che rappresenta un buon esempio di attiva regione di formazione stellare. Al suo centro presenta una sorta di cavità in cui si trova il suddetto ammasso NGC 1893, le cui stelle sono responsabili della ionizzazione dei suoi gas rendendo visibile l’intero complesso nebulare. L’ammasso NGC 1893 a sua volta è composto da numerose giovani stelle, per lo più oscurate da alcune dense nubi molecolari; le cinque stelle dominanti sono di classe spettrale O, due delle quali, HD 242908 e LS V +33°16, sono di classe O5V e hanno un'età inferiore ai tre milioni di anni. In totale sono state individuate una cinquantina di giovani stelle. In alto a sinistra si trova invece la più piccola IC 417 Nebulosa ragno i cui gas sono eccitati dalla radiazione dei due principali corpi stellari nella sua prossimità.
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: sabato 27 novembre 2021 ORA: 19:30 – 05:30 LOCALITA’: S. Agata Li Battiati (CT) – 250 m.s.l.m.
TEMPERATURA: 8° UMIDITA’: 75% SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 18.92 Mag. BORTLE CLASS: 7 COSTELLAZIONE: Auriga OGGETTO: IC 405 + IC 410 + IC 417
TIPO: Nebulosa ad emissione COORDINATE: A.R.: 5h 18m 52s ; DEC.: +34°24′19″ MAGNITUDINE VISUALE: 6 DIMENSIONI ANGOLARI: 50′x30′ DISTANZA: 1.500 anni luce
OBIETTIVO: Sharpastar Triplet 61 EDPH II; D= 60 mm; F= 274 mm; f/4.5 MONTATURA: Celestron AVX CAMERA DI RIPRESA: QHY 294M + Optolong Hα 7nm – OIII 6.5nm – SII 6.5nm
OBIETTIVO GUIDA: QHY Miniguide; D= 30 mm; F= 130 mm; CAMERA DI GUIDA: ZWO ASI 120 MC GAIN: 1600; OFS: 0; T= -15° TEMPO DI POSA: 48 x 600 s ( Tot: 8 h )
LIGHT: 16 x 600” Hα; 16 x 600” SII; 16 x 600” OIII FLAT: 63 DARK: 75 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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NGC 891: un tipico esempio di galassia spirale vista esattamente di taglio, giacendo il piano dell’osservatore terrestre in coincidenza quasi esatta con il piano galattico che infatti ha una inclinazione di 84°. Di dimensioni reali simili alla nostra Via Lattea, con un diametro di 120.000 anni luce e una massa di 160 miliardi di masse solari, già in telescopi di media apertura, intorno ai 15 cm di diametro, si può scorgere il suo rigonfiamento centrale. In fotografia si staglia nettamente la banda di polveri oscure e di gas che ostruisce la visibilità della parte centrale di cui, tuttavia, si scorge la luminosità. Dei bracci a spirale esterni che si rendono visibili in questo gioco di chiaroscuri si possono intravvedere alcuni dettagli e le nodosità principali, soprattutto lungo la parte del “cuneo” di nord-est (il nord è in basso), che, secondo alcune recenti ricostruzioni, sarebbero i residui di una galassia più piccola fagocitata dalla NGC 891 alcuni miliardi di anni or sono.
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: venerdì 25 agosto 2023 ORA: 21:30 – 02:30 LOCALITA’: Etna – Piano Vetore (CT) 1.750 m. s.l.m.
TEMPERATURA: 21° UMIDITA’: 38% SEEING: 5 TRASPARENZA: 4 EST. SKY QUALITY: 18.92 Mag. BORTLE CLASS: 4 COSTELLAZIONE: Andromeda OGGETTO: NGC 891
TIPO: Galassia spirale COORDINATE: A.R.: 02h 22m 33s ; DEC.: +42° 20′ 57″ MAGNITUDINE VISUALE: 10 DIMENSIONI ANGOLARI: 13,5’ x 2,5’ DISTANZA: 39 milioni a.l.
OBIETTIVO: TS Optics RC8 Carbon; D= 203 mm; F= 1088 mm; f/5.3 MONTATURA: Skywatcher EQ6-R CAMERA DI RIPRESA: QHY 294C FILTRI: Optolong UV-IR Cut 2″
OBIETTIVO GUIDA: Skywatcher Evoguide; D= 52 mm; F= 242 mm; f/4.6 CAMERA DI GUIDA: Qhy 5P-IIC GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -15° TEMPO DI POSA: 24 x 600 s (Tot: 4 h)
LIGHT: 24 FLAT: 35 DARK: 100 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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L’ammasso stellare aperto NGC 7380 è ancora avvolto nella nube di gas e polveri interstellari da cui si è formato, nebulosa nota anche come Nebulosa “Mago” ricordando vagamente la forma della mano di un mago da cui sbucano fuori improvvisamente i fiocchi di stelle. Questa nebulosa a emissione si trova a circa 11.500 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione di Cefeo. Il giovane raggruppamento stellare nato all’interno della nebulosa ha un’età di soli 4 milioni di anni.
Nell’immagine si possono notare interessanti formazioni e strutture polverose che si allungano per alcuni anni luce, plasmate dalla radiazione e dai venti stellari di stelle neonate.
NGC 7380 venne individuato per la prima volta da Caroline Lucretia Herschel nel 1787 attraverso un telescopio riflettore da 4,2 pollici (106 mm di diametro).
Gli scatti – purtroppo troppo pochi a causa di immancabili problemi tecnici nel corso di tutte e tre le notti – sono stati effettuati con specifici filtri che consentono il passaggio soltanto di alcune lunghezze d’onda della radiazione luminosa per esaltare la morfologia dell’oggetto ottimizzando il segnale luminoso in arrivo; i colori sono stati ottenuti tramite la cosiddetta "Hubble palette" dalle tipiche sfumature oro-azzurre che donano un maggior senso di profondità, cioè utilizzando la combinazione di colori – in dipendenza delle componenti chimiche evidenziate dalla foto, cioè idrogeno e zolfo per le sfumature giallo-rosse e ossigeno per quelle blu – che viene solitamente adoperata dalla NASA per l’elaborazione delle immagini del telescopio spaziale Hubble.
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: venerdì 6 – domenica 8 agosto 2021 ORA: 21:40 – 04:50 LOCALITA’: Nebrodi – Portella Femmina Morta - 1500 m. s.l.m.
TEMPERATURA: 24° UMIDITA’: 70 % SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 21.50 Mag. BORTLE CLASS: 2 COSTELLAZIONE: Cefeo OGGETTO: NGC 7380
COORDINATE: A.R.: 22h 47m 21s; DEC.: 58° 07′ 54″ MAGNITUDINE VISUALE: 7 DIMENSIONI ANGOLARI: 12′ DISTANZA: 11.500 a.l.
OBIETTIVO: Skywatcher Evostar; D= 80 mm; F= 600 mm; f/7.1 MONTATURA: Skywatcher EQ6-R CAMERA DI RIPRESA: QHY 294 MM + Optolong Hα 7nm – OIII 6.5nm – SII 6.5nm
OBIETTIVO GUIDA: QHY Miniguide; D= 30 mm; F= 130 mm; CAMERA DI GUIDA: ASI 120 mc GAIN: 1600; OFS: 0; T= -10° TEMPO DI POSA: 63 x 600 s ( Tot: 10 h 30 m )
LIGHT: 29 x 600” Hα; 7 x 600” SII; 27 x 600” OIII FLAT: 63 DARK: 75 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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B 207: si tratta di una delle più singolari e caratteristiche nebulose oscure del cielo boreale. Zoomorfa, come la più celebre testa di cavallo in Orione o Squalo Nero nel Cefeo, anch’essa è costituita da un complesso sistema nebulare composto da nebulose a riflessione e da nubi oscure che assorbono con le loro polveri dal tipico colore marrone la luce delle stelle retrostanti rendendosi visibili per contrasto. In visuale non è osservabile neanche con strumenti di grande diametro, ma in fotografia comincia a rivelarsi con focali medie sebbene necessiti di numerose ore di posa per emergere dal fondo cielo. Speravo di raccogliere almeno 9 ore di segnale, ma a 7 ore, con una temperatura sotto lo 0, tutte le batterie sono crollate e quindi ho dovuto portare a casa un risultato parziale, pur sapendo che in ogni caso per oggetti così deboli occorrono almeno 15-20 ore di posa: ma l’inverno è ancora lungo e confido di effettuare appena possibile – tra il mio tempo e il meteo – almeno un’altra sessione per raddoppiare le ore raccolte fin qui.
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: venerdì 6 – domenica 8 agosto 2021 ORA: 21:40 – 04:50 LOCALITA’: Nebrodi – Portella Femmina Morta - 1500 m. s.l.m.
TEMPERATURA: 24° UMIDITA’: 70 % SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 21.50 Mag. BORTLE CLASS: 2 COSTELLAZIONE: Cefeo OGGETTO: NGC 7380
COORDINATE: A.R.: 22h 47m 21s; DEC.: 58° 07′ 54″ MAGNITUDINE VISUALE: 7 DIMENSIONI ANGOLARI: 12′ DISTANZA: 11.500 a.l.
OBIETTIVO: Skywatcher Evostar; D= 80 mm; F= 600 mm; f/7.1 MONTATURA: Skywatcher EQ6-R CAMERA DI RIPRESA: QHY 294 MM + Optolong Hα 7nm – OIII 6.5nm – SII 6.5nm
OBIETTIVO GUIDA: QHY Miniguide; D= 30 mm; F= 130 mm; CAMERA DI GUIDA: ASI 120 mc GAIN: 1600; OFS: 0; T= -10° TEMPO DI POSA: 63 x 600 s ( Tot: 10 h 30 m )
LIGHT: 29 x 600” Hα; 7 x 600” SII; 27 x 600” OIII FLAT: 63 DARK: 75 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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IC 1396 è uno dei più caratteristici ed angolarmente estesi oggetti della ricca costellazione del Cefeo. Si trova in una parte della nostra Via Lattea occultata da densi banchi di nebulose oscure, in una regione galattica ricca di polveri e gas neutri con associate stelle giovani e calde di intenso colore bianco-blu. Una particolare nebulosa oscura che si sovrappone all'oggetto, denominata vdB 142, campeggia estendendosi verso il centro, chiamata “Proboscide d'Elefante” per la sua morfologia che ricorda quella del noto animale. Le riprese sono state effettuate con particolati filtri che consentono il passaggio soltanto di alcune lunghezze d’onda della radiazione luminosa per esaltare la morfologia dell’oggetto; le prime due sono “naturali”, le seconde due sono in "Hubble palette" dalle tipiche sfumature oro-azzurre che donano anche un maggior senso di profondità, cioè utilizzando la combinazione di colori – in dipendenza delle componenti chimiche evidenziate dalla foto, cioè idrogeno e zolfo per le sfumature giallo-rosse e ossigeno per quelle blu – che viene solitamente adoperata dalla NASA per l’elaborazione delle immagini del telescopio spaziale Hubble. Oltre alle riprese d’insieme del vasto complesso nebulare, due zoom della proboscide d’elefante, cioè della imponente torre di gas e polveri “alta” ben 20 anni luce che troneggia al centro di questa peculiare porzione di cielo.
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”)
DATA: sabato 5 giugno 2021 ORA: 21:40 – 04:50 LOCALITA’: Etna – Piano Vetore (CT) 1.750 m. s.l.m. TEMPERATURA: 6° UMIDITA’: 85% SEEING: 4 TRASPARENZA: 5 EST. SKY QUALITY: 20.50 Mag. BORTLE CLASS: 4
COSTELLAZIONE: Cefeo OGGETTO: IC 1396 TIPO: Nebulosa diffusa con nebulosa oscura
COORDINATE: A.R.: 21h 38m 57s ; DEC.: 57°29′21″ MAGNITUDINE VISUALE: 8.5 DIMENSIONI ANGOLARI: 50′ DISTANZA: 3.000 anni luce
OBIETTIVO: Sharpstar Triplet EDPH-II; D= 61 mm; F= 274 mm; f/4.5 MONTATURA: Skywatcher EQ6-R
CAMERA DI RIPRESA: QHY 294 MM + Optolong Hα 7nm – OIII 6.5nm – SII 6.5nm
OBIETTIVO GUIDA: QHY Miniguide; D= 30 mm; F= 130 mm; CAMERA DI GUIDA: ASI 120 mc
GAIN: 1600; OFS: 0; T= -15° TEMPO DI POSA: 35 x 600 s ( Tot: 5 h 50 m ) LIGHT: 6 x 600” Hα; 6 x 600” SII; 18 x 600” OIII; 5 x 600” L-Pro; FLAT: 75 DARK: 75 vBIAS: 100
SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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M 31 – La grande galassia di Andromeda
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”) DATA: venerdì 18 agosto 2023 ORA: 23:30 – 04:30 LOCALITA’: Nebrodi – Contrada O Taiti (CT) 1.050 m. s.l.m. TEMPERATURA: 21° UMIDITA’: 28% SEEING: 4 TRASPARENZA: 3 EST. SKY QUALITY: 20.50 Mag. BORTLE CLASS: 4
COSTELLAZIONE: Andromeda OGGETTO: M 31 TIPO: Galassia spirale COORDINATE: A.R.: 2h 24m 04s; DEC.: 57° 14′ 01″ MAGNITUDINE VISUALE: 3.4
DIMENSIONI ANGOLARI: 3° x 1° DISTANZA: 2,5 milioni a.l. OBIETTIVO: Askar ACL; D= 72 mm; F= 200 mm; f/4 MONTATURA: Skywatcher Star Adventurer GTI
CAMERA DI RIPRESA: Canon 2000D mod + Svbony CLS OBIETTIVO GUIDA: Orion Multifinder; D= 70 mm; F= 280 mm;
CAMERA DI GUIDA: Skywatcher Synguider II ISO: 800 TEMPO DI POSA: 60 x 300 s (Tot: 5 h) LIGHT: 60 FLAT: // DARK: 3 BIAS: //
SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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M 13 - Grande ammasso di Ercole
è l’ammasso globulare più luminoso di tutto il cielo dell’emisfero boreale. Ha un diametro di ben 165 anni luce ed è composto da poco più di 300.000 stelle di età stimata tra i 12 e i 14 miliardi di anni. A meno di mezzo grado di distanza è fiancheggiato in basso a destra – sebbene soltanto per motivi prospettici, poiché M13 è un oggetto che appartiene alla nostra galassia La Via Lattea – dalla piccolissima galassia a spirale NGC 6207, di dodicesima magnitudine, che dista dalla Terra ben 30 milioni di anni luce
M 13 - Grande ammasso di Ercole
AUTORE: Aldo Rocco Vitale (Gruppo Astrofili Catanesi “Guido Ruggieri”)
DATA: 20 luglio 2022 ORA: 21:30 – 23:30 LOCALITA’: Etna - Piano Vetore 1750 m. s.l.m. TEMPERATURA: 14° UMIDITA’: 60% SEEING: 3 TRASPARENZA: 3
EST. SKY QUALITY: 18.92 Mag. BORTLE CLASS: 4
COSTELLAZIONE: Ercole OGGETTO: M13 TIPO: Ammasso globulare
COORDINATE: A.R.: 16h 41m 41.44s; DEC.: +36° 27′ 36.9″
MAGNITUDINE VISUALE: 5,3 DIMENSIONI ANGOLARI: 23’ DISTANZA: 25.000 a.l.
OBIETTIVO: Tecnosky RC8; D= 203 mm; F= 1088 mm; f/5.3
MONTATURA: Skywatcher EQ6-R CAMERA DI RIPRESA: QHY CCD 294 C FILTRI: ZWO UV-IR Cut OBIETTIVO GUIDA: Artesky 70/400; D= 70 mm; F=400 mm CAMERA DI GUIDA: QHY 5P-IIC GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -15°
TEMPO DI POSA: 24 x 300 s (Tot. 2 h) LIGHT: 24 FLAT: 31 DARK: 75 BIAS: 100 SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight
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M 45
DESCRIZIONE: cantate da Esiodo, Saffo, D’Annunzio e Pascoli, sono fra le conformazioni più celebri dell’intera volta celeste, specialmente di quella tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Si tratta di un ammasso composto da circa 1000 giovanissimi corpi stellari, distribuiti in un raggio di “appena” 12 anni luce circa, di età pari a 100 milioni di anni, tanto da essere ancora avvolte nella “placenta” delle filamentose nebulosità da cui hanno avuto origine. Il vasto complesso nebulare che come ciuffi di gas e polveri circonda le stelle dell’ammasso è una unica nebulosa a riflessione, dal tipico colore blu-azzurro, la quale si rende visibile in quanto riflettente la potente radiazione luminosa dei giovani astri situati nella sua prossimità. Le Pleiadi sono visibili ad occhio nudo come un piccolo gruppo di 7, o 9 per chi possiede una vista migliore, stelle molto ravvicinate tra loro già avvistabili a mezza altezza nel cielo orientale di questo periodo, verso le ore 22:00. Secondo i racconti della mitologia greca, le Sette Sorelle, ninfe sorelle delle Iadi e figlie di Atlante e Pleione, erano tradizionalmente chiamate Asterope, Merope, Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone; così vengono identificate, infatti, le sette principali stelle dell’ammasso.
Nel 2007 il telescopio spaziale Spitzer ha individuato pianeti di tipo terrestre che sarebbero in corso di formazione intorno ad una delle componenti più piccole dell’ammasso. L’intero ammasso è già comodamente osservabile con un binocolo 10x50 e facilmente fotografabile con lunghezze focali medie intorno ai 135 mm, ma occorrono almeno un paio d’ore di posa per far emergere le deboli nebulosità così caratteristiche di questo oggetto da “profondo inverno”.
M 45 - Pleiadi
DATA: 31 ottobre 2024 ORA: 20:30 – 21:00 LOCALITA’: Etna – Contrada Dagala - (CT) 750 m. s.l.m. TEMPERATURA: 6° UMIDITA’: 89% SEEING: 4 TRASPARENZA: 4
EST. SKY QUALITY: 18.92 Mag. BORTLE CLASS: 6 COSTELLAZIONE: Toro OGGETTO: M45 TIPO: Ammasso aperto COORDINATE: A.R.: 03h 47m 0s ; DEC.: 24°07′10″
MAGNITUDINE VISUALE: 1,6 DIMENSIONI ANGOLARI: 1° x 50’ DISTANZA: 443 a.l.
OBIETTIVO: Sharpstar 61EDPH II; D = 61 mm; F = 274 mm; f/4.5 MONTATURA: Skaywatcher EQM-35 CAMERA DI RIPRESA: QHY CCD 294 C
FILTRI: Optolong L-Pro 2″ OBIETTIVO GUIDA: QHY Miniguide 30/130; D= 30 mm; F= 100 mm CAMERA DI GUIDA: ZWO ASI 120 MC
GAIN: 1600; OFFSET: 0; T: -15° TEMPO DI POSA: 30 x 600 s (Tot: 5 h) LIGHT: 16 FLAT: 31 DARK: 35 BIAS: 100
SOFTWARE DI ELABORAZIONE: Pixinsight